infertilità
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Inquinamento atmosferico e anomalie cromosomiche dello sperma
Gli spermatozoi umani sembrano essere portatori di anomalie cromosomiche molto più frequentemente rispetto alle cellule germinali degli animali da esperimento. È stato riportato che circa il 10% degli uomini normali hanno spermatozoi con anomalie cromosomiche. In particolare inquinamento atmosferico e anomalie cromosomiche dello sperma sono stati correlati in almeno uno studio. Le cause della maggiore frequenza di anomalie cromosomiche nella specie umana non sono note, ma secondo alcuni andrebbero ricercate nella crescente esposizione a fattori tossici ambientali. Questa esposizione spiegherebbe anche una notevole eterogeneità individuale per quanto riguarda le anomalie cromosomiche presenti nello sperma. Read More …
Inquinamento atmosferico e fertilità umana
Studi recenti hanno dimostrato un’associazione dell’inquinamento atmosferico con anomalie della riproduzione della gravidanza fra cui prematurità, basso peso alla nascita dei neonati, alterazione della qualità dello sperma, infertilità, riduzione delle percentuali di successo delle tecniche di fecondazione artificiale in vitro, riduzione della fertilità sia nell’uomo che nei topi. Tuttavia non sono disponibili molti studi epidemiologici sull’associazione potenziale fra inquinamento atmosferico e fertilità umana nella pratica clinica quotidiana. Lo scopo di questo studio di popolazione spagnolo era di colmare una lacuna per quanto riguarda le nostre conoscenze sull’associazione tra inquinamento atmosferico da traffico veicolare e fertilità , valutando a tal proposito un gruppo di coppie residenti nella città di Barcellona. L’ipotesi dei ricercatori era che gli elevati livelli di inquinamento atmosferico possano essere associati con una riduzione dei tassi di fertilità valutata come il numero di nati vivi ogni 1000 donne di età compresa tra 15 e 44 anni. Read More …
Composti perfluoroalchilici e spermatozoi umani: i risultati dello studio LIFE
L’infertilità e la sub-fertilità maschile sono problemi osservati con frequenza crescente nella società occidentale. Gli studi epidemiologici mostrano un aumento dell’infertilità e del ricorso alle tecniche di produzione assistita. Questa tendenza crescente si osserva non solo come conseguenza di fattori correlati con lo stile di vita, di abitudini personali, degli effetti collaterali di terapie antineoplastiche o immunosoppressive, ma anche a causa dell’esposizione a inquinanti ambientali. Si stima che nel 20% dei casi l’infertilità di coppia può essere attribuita esclusivamente a fattori maschili e che i fattori maschili contribuiscono con un altro 30%-40% al totale. Ciononostante, l’infertilità maschile rimane un problema complesso le cui possibili cause sono ancora poco conosciute. Soltanto negli ultimi anni un i ricercatori hanno cominciato ad interessarsi alla possibile associazione fra esposizione a composti perfluoroalchilici e spermatozoi umani. Read More …
La concentrazione nel cordone ombelicale dimostra la correlazione fra composti perfluoroalchilici e anomalie neonatali –
Nonostante i numerosi sforzi compiuti per eliminare gli inquinanti ambientali, i composti perfluoroalchilici (PFAS) sono ancora largamente diffusi e rilevabili nelle acque superficiali, nel suolo, nei ghiacci polari, negli animali selvatici e negli esseri umani. La cancerogenicità e gli effetti tossici sul sistema immunitario e sulle ghiandole endocrine di questi composti chimici sono ben noti, sia negli animali che negli esseri umani. Notevoli preoccupazioni suscitano gli effetti sulla sfera riproduttiva e sulla salute neonatale. Infatti, alcuni parametri importanti al momento del parto ( feto piccolo per l’età gestazionale, basso peso alla nascita, circonferenza cranica ecc.) non soltanto influenzano la sopravvivenza neonatale ed infantile ma possono condizionare anche lo sviluppo nell’età adulta di malattie come il diabete, l’ipertensione e le cardiopatie ischemiche, tumori vari. Pertanto, è di fondamentale importanza indagare la correlazione tra composti perfluoroalchilici ed eventi avversi alla nascita negli esseri umani e sulla fertilità. Read More …
Il bisfenolo e i composti perfluoroalchilici (PFAS) interferiscono con l’espressione di recettori nucleari nei leucociti di una popolazione di donne infertili
Un’interferente (o distruttore) endocrino è definito come “una sostanza esogena che interferisce con la sintesi, la secrezione, il trasporto, il metabolismo, il legame o l’eliminazione di ormoni naturalmente prodotti e circolanti nel sangue umano e che sono presenti fisiologicamente nel corpo essendo responsabili per l’omeostasi, la riproduzione e lo sviluppo dell’essere umano”.
L’omeostasi degli steroidi sessuali e degli ormoni tiroidei rappresenta uno dei principali bersagli degli interferoni endocrini; inoltre, il processo riproduttivo, considerato come un processo continuo dalla produzione dei gameti e loro fertilizzazione durante la vita intrauterina e lo sviluppo post-natale della progenie, è particolarmente vulnerabile agli effetti della distruzione endocrina. Read More …